Ebbene si. Ingrandendo abbondantemente i caratteri sono riuscito a leggere la pagina inviatami da Margherita. Sicuramente non la prima del genere.
Cominciai un anno e mezzo fa a interrompere i rapporti con vari ossessionati complottisti e allo stesso modo con quanti si affidavano a consigli e pareri di certi pinchi pallini allarmisti non meglio identificati.
Una invasione sui media.
La primissima reazione all’annuncio della pandemia fu per me un’alzata di spalle accompagnata da un “a chi tocca ‘nse ngrugna”.
Subito seguita dall’idea di resuscitare il Boccaccio.
Scarsa fiducia in quanti sbandieravano inquietudini varie. L’immagine di camion dell’esercito che nella notte trasportavano salme al cimitero di Bergamo rimane impressa come del tutto gratuita: se non era quello un modo di traumatizzare la gente quale altro senso aveva?
Sull’onda del terrore affidato soprattutto ad astratti numeri quante cose sono passate che altrimenti non avremmo neppure concepito? Ne tantomeno accettato?
Margherita sbandiera la sua voglia di non rinunciare agli abbraccia di figli e nipoti, John sceglie di tenerli lontani fintanto che dura questo incubo di cui in realtà sappiamo poco o nulla.
Ho il vantaggio o lo svantaggio di essere amico del Primario del reparto Covid dell’ospedale a un passo da casa mia. Lui stesso è stato infettato per un lungo periodo e ne parla come di una pericolosa malattia.
Prendo atto ma rimango con la porta di casa aperta agli amici che se la sentono di affrontare il rischio. E i miei figli quando è capitato li ho abbracciati con amore.
Un particolare va considerato: frequento per obtorto collo ed abitudine ormai l’Ospedale Sant’Andrea: Oncologia da otto anni, valvole nuove al cuore e per gradire un po’ di radioterapia, così mesi fa capita che io sia lì per una risonanza e finita quella una delle tante infermiere ormai amica mi fa: “Pino dove scappi? Vieni qui.” Tira fuori aghetto e fiala e mi presenta il tutto come Pfizer.
Titubo ma lei chiarisce che sono uno di quelli più a rischio e prende possesso del mio braccio. Non me ne frega più di tanto. Era lo scorso ottobre. Reazioni nessuna e così un paio di mesi dopo si ripete la scena.
Sono vaccinato come per il morbillo, la pertosse, poliomielite, difterite e chissà da cosa altro mi hanno protetto prima ancora che io imparassi a leggere.
A 74 anni ci sono arrivato. Ora vedremo come cavarsela con le varianti.
Per attenermi alla cronaca di questo tempo idiota che la vita mi ha portato devo annotare come ho visto rarefarsi gli amici che erano soliti pranzare da me tutte le domeniche.
Diversi di loro si sono ecclissati, spesso senza una parola, e così dall’abituale ventina ci siamo ritrovati in dieci circa a ridere e scherzare in veranda o davanti al camino.
Per colmo di ilarità da un paio di settimane ho avvertito io tutti quanti di non venire a trovarmi.
Il mio giovane figlio che era a lavorare a Mykonos, essendo giovane e piacente, ha ricevuto una telefonata di una diciottenne romana che lo avvertiva di essersi scoperta positiva al tampone.
Belli i tempi in cui ti prendevi scolo o piattole.
Fatto tampone anche per lui positivo, visto che la cura a Mykonos consisteva in un sacco a pelo davanti all’ospedale, ha preso su un aereo, e alla faccia dei ferrei controlli nessuno gli ha chiesto nulla ad Atene ne a Fiumicino, ed ora è qui, chiuso nella sua stanza con mascherina, guanti e niente sintomo tranne la conferma della positività: proprio oggi ha fatto il terzo molecolare e da una stanza all’altra poco fa ho domandato: “Nessuna risposta?”
“Ancora no.”
Aspettiamo. In solitudine. Con gli amici si scherza via telefono. Ad altri si scrive per i relativi aggiornamenti.
Commenti: 22
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Margherita Crispyecco la’, Angelo positivo, spero la risposta sia arrivata, e liberatoria. Per fortuna qui tutto tranquillo per ora, vita molto shanti, non vedo veramente nessuno, solo i figliPino Cinodomattina sapremo
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Abigail Garfagnolispero tutto bene
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Auguri per Angelo, hai fatto benissimo a vaccinarti, io l’ho fatto da mesi senza alcun problema. Mi dispiace di essere tra gli “scomparsi ” ma anche io ho avuto i miei problemi, anche di salute, niente di serio, un collasso dovuto a un colpo di sole, ma ora mi sento meglio. Attento al caldo nei prossimi giorni! Un abbraccio!Pino Cinosei anziano. riguardati e a presto spero. abbraccio alla faccia del covid
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Abigail Garfagnoliti mando un abbraccio
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Margherita Crispyle insolazioni sono pericolose. Per me insolazione 12 anni fa’ a Pushkar, febbrone, l’ultima che ho avuto, e un sacco di cose da fare. Un ottobre torrido. E ora il caldo è davvero indian style, da collasso, giornate shantissime, notti insonni, passera’ anche questa
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Abigail Garfagnoliyay!!!John FloresBenissimo!!Paolo Paciho molta voglia di ricominciare a scrivere, ancora un paio di settimane e poi avrò’ il tempo di farlo…se quel puntino rosso che mia moglie ha trovato sulla mia schiena non si rivelerà’ essere l’innominabile…
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Alessandra Vassallonon mi piaceJohn Floresio vedo un dermatologo ogni anno, e me ne hanno levati tanti…. Proprio adesso mi hanno fatto 4 biopsie e due erano cattive e vanno asportate… Il dottore mi dice: “Ma lei ha vissuto sempre al sole?”….
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Paolo Paciajah io si per 9 anni in Venezuela
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John Floresio per 5 anni in Kenya, tranquillo che non é niente… Io ho nei di tutti i colori, per tutto il corpo. Me ne hanno gia’ levati almeno cinque o sei…
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Paola Antio in Venezuela tutta l’infanzia e adolescenza , sempre al mare e sempre bruciata, poi col lavoro lungo raggio , sempre a prendere il sole tutto l’annoPaola Antda adulto vero?Paolo Pacisi, dal 1976 al 84Fiammetta Doria Colonnate la sei cavata?Paolo Pacitutto ok! grazie
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Pino Cinoma la smettete di prendervela col sole? Anticamente si chiamava vecchiaia e oggi ancora lo è. Io consiglierei un minimo di controlli e senza farsi fagocitare dai camici bianchi.
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Una risposta
Io sono stufo dei complottisti, delle vuote teorie in base a “libertà'” individuali che poi sono solo indifferenza verso il bene comune e rivelano un egoismo di base. Anche io come tutti sono stufo della situazione e essendo anche io in posizione di “pericolosità” con un sistema immunitivo in cattivo stato, ora che cominciavo a rilassarmi, arriva la variante Delta. Tutto ciò’ non mi impedisce di stare viaggiando da tre settimane per gli Stati Uniti dormendo in motels e case di amici. Fra un paio di settimane tornero’ a New York in aereo e la cosa mi preoccupa un po’. Unica vera medicina: marijuana, oramai legale quasi ovunque, ma in piccole dosi. Spero (anche se la speranza e’ una fregatura) di poter venire in Italia in Ottobre. Poi si vedrà’. A 76 anni ci mancava solo questa, per il resto ne ho viste di tutti i colori…