SIMBOLI E SIMBOLETTI DELLA MASSONERIA CHE FECE L’ITALIA

SIMBOLI E SIMBOLETTI DELLA MASSONERIA CHE FECE L’UNITA’ D’ITALIA

Facendo delle ricerche per un piccolo video sulla breccia di Porta Pia (una cosa da ridere) mi sono imbattuto in una immagine patriottica dell’epoca in cui si ritraggono a sinistra Mazzini e Garibaldi e a destra Vittorio Emanuele II e Cavour. Al centro l’Italia con la palma della vittoria e la bandiera. Il tutto illuminato da una stella folgorante.

Non ho poi usato la foto nel video ed e’ rimasta nel computer fino a un paio di ore fa quando casualmente e’ ripassata sullo schermo del computer. Mi sono fermato ad osservare ed ho subito notato che Mazzini e Garibaldi sono a sinistra, loro repubblicani, socialisti utopici, quella che diventera’ la sinistra italiana. A destra il Re e Cavour ovviamente monarchici anche se moderatamente liberali, quella che diventera’ la destra italiana. Al centro l’Italia.

Poi ho notato la mano destra di Cavour. La posizione delle dita forma uno strano segno, troppo strano per essere naturale.

Quei quattro signori potevano essere diversi fra loro ma una cosa in comune la avevano: erano Massoni. Non i massoni di oggi, ma massoni di una volta. Quelli che lottavano in altrui rivoluzioni per “la liberta’”, e lottavano per la liberta’ del loro paese dal peso coloniale. Bolivar,Artiga, Suarez, Washington, La Fayette…etc. cosi’ i nostri Garibaldi, Mazzini, che pur non essendo un “fratello” a tutti gli effetti era vicinissimo alla massoneria, Vittorio Emanuele e Camillo Benso. Ma cosa vorra’ dire quel segno, quel simbolo appositamente fatto sul bianco del panciotto? Cosa voleva dirci Camillo Benso Conte di Cavour con quel messaggio criptico?

La Massoneria ha assunto la sua forma attuale durante l’età dell’Illuminismo e i suoi membri erano considerati i liberi pensatori del loro tempo. Fu un risveglio intellettuale ed attinge pesantemente al simbolismo del pensiero mistico ebraico e ai simboli dell’alchimia. Fu anche durante l’Età dell’Illuminismo che emersero diversi simboli importanti e nessuno più importante dei potenti e complessi pilastri di Boaz e Jachin.

Per cominciare, questi pilastri erano di ottone o di bronzo. In entrambi i casi provenivano da una combinazione di metallo “Sole”, che è rame e metallo “Luna”, che è stagno o zinco. Questa miscela di Sole e Luna esprimeva armonia ed equilibrio. Il passaggio attraverso questi pilastri rappresenta un’opportunità per un nuovo inizio. Il fatto che questi pilastri fossero cavi costituiva l’ opportunita’ per abbandonare i propri bagagli del passato, in quanto la loggia non considera né ricorda le colpe di un noviziato prima dell’ingresso nella loggia.

Sin dagli albori della civiltà, due pilastri presidiano l’ingresso di luoghi sacri e misteriosi. Sia nell’arte che nell’architettura, i pilastri gemelli sono simboli archetipici che rappresentano un’importante porta o passaggio verso l’ignoto. Nella Massoneria, i pilastri Boaz e Jachin rappresentano uno dei simboli più riconoscibili della confraternita e la maggior parte delle volte sono presenti in modo prominente nell’arte, nei documenti e negli edifici massonici.

I pilastri gemelli sono presenti anche al Tempio cabalistico di Salomone. Nella Cabala questi pilastri spiegavano tutti i misteri dell’antagonismo, naturale, politico o religioso . Tale è il significato dei due pilastri, sono distinti e separati, contrari in apparenza. L’equilibrio umano richiede due piedi, il mondo gravita su due forze .

Quando i due pilastri trovano equilibrio, si dice che generi un terzo pilastro, uno al centro, che rappresenta esotericamente il genere umano. È allora che l’umanità diventerà il terzo pilastro, la Sapienza.
Inoltre, si possono vedere i pilastri come rappresentazione di due dei tre pilastri dell'”Albero della Vita”, il simbolo mistico ebraico per la creazione dell’universo. I nomi dei 3 pilastri dell’Albero della Vita erano spesso visti come forza e saggezza con il terzo pilastro che era l’armonia, posto tra di loro.

Quindi quelle tre dita simboleggiano i tre Pilastri e Cavour le mise apposta in quel modo per essere tramandate nella Storia in quella fotografia quel giorno e considerando queste cose Cavour diventa piu’ simpatico. Sembra che stia sorridendo mentre si prende la briga di annunciarci la nascita del Terzo Pilastro. Il nord e il Sud, i repubblicani con Mazzini e Garibaldi e i monarchici con Cavour e Vittorio Emanuele, Pilastri opposti che hanno generato il terzo pilastro: l’Italia. Quello di Cavour lo interpreteremo come un messaggio positivo, anche se l’Italia di oggi non sembrerebbe proprio “illuminata” o “sapiente”, ma come diceva un filosofo di cui non ricordo il nome, il tempo e’ la rivelazione dell’essere.