La Giornata internazionale dei lavoratori viene commemorata ogni 1 Maggio dalla sua istituzione nel 1889 dal Congresso Socialista dei Lavoratori della Seconda Internazionale.
Le classi dominanti hanno travisato il suo significato come “giorno del lavoro” o “festa del lavoro”
Dobbiamo riprenderci la sua tradizione come giornata di lotta.
Le origini della lotta per le 8 ore.
Nel 1817 il socialista utopista inglese Robert Owen formulò l’obiettivo della giornata di 8 ore, creando il motto: otto ore di lavoro, otto ore di svago, otto ore di riposo.
L’Associazione Internazionale dei Lavoratori, AIL, al suo primo congresso a Ginevra nel Settembre 1866, riprese la discussione delle 8 ore come obiettivo immediato. Al Consiglio Generale di Londra i rappresentanti marxisti proposero:
1. Il congresso considera la riduzione dell’orario di lavoro come il primo passo in vista dell’emancipazione dei lavoratori.
2. In linea di principio, il lavoro quotidiano di 8 ore dovrebbe essere considerato sufficiente.
3. Non è previsto lavoro notturno, salvo nei casi previsti dalla legge.
Il Terzo Congresso dell’Internazionale a Bruxelles nel settembre 1868 si pronuncerà all’unanimità a favore della riduzione legale dell’orario di lavoro.
La Lotta negli Stati Uniti
I primi movimenti a favore della riduzione della giornata lavorativa negli Stati Uniti si ebbero nei primi anni del 1800. Nel 1803 trionfarono i carpentieri dei cantieri navali e nel 1806 i carpentieri edili urbani di New York. Ma nel 1832 a Boston, il primo sciopero a favore delle 10 ore dei rifinitori e carpentieri dei cantieri navali fallì.
Nel 1845-46, gli scioperi si ripeterono ininterrottamente negli stati del New England, New York e Pennsylvania. Alla fine del 1845 a New York si tenne il Primo Congresso Operaio.
Dopo l’Industrial Congress tenutosi a Chicago nel 1850, molte città si organizzarono in gruppi di lavoro per ottenere la giornata di 10 ore attraverso lo sciopero. Lentamente i lavoratori ottennero ciò che volevano. In alcuni Stati fu sancita la legalità delle 10 ore. Da allora i lavoratori nordamericani dedicarono i loro sforzi per ottenere la riduzione della giornata lavorativa a 8 ore.
A partire dal 1868 ci furono centinaia di scioperi per le 8 ore, incoraggiando i lavoratori a propendere sempre più verso gli ideali socialisti. Dal 1870 al 1871 i tedeschi residenti negli Stati Uniti iniziarono ad organizzare le prime forze dell’AIL (la Prima Internazionale). Dal 1873 al 1876 si verificarono scioperi negli stati del New England, Pennsylvania, Illinois, Indiana, Missouri, Maryland, Ohio e New York. Furono tutti repressi a colpi di arma da fuoco e incarcerazioni. Nel 1880 fu organizzata la Federazione dei Lavoratori degli Stati Uniti e del Canada, che nell’ottobre 1884 chiamò alla lotta per la giornata di 8 ore.
La riduzione della giornata lavorativa doveva entrare in vigore il Primo Maggio 1886.
Il Primo Maggio 1886.
Nel mese di Aprile, a Chicago, un’associazione per le 8 ore di gruppi socialisti e anarchici organizzo’ vari comizi per preparare lo sciopero del Primo Maggio.
Albert Parsons aveva fatto una forte campagna in The Alarm, l’organo degli anarchici nordamericani e nel Arbeiter Zeitung, l’organo più importante degli anarchici tedeschi. Entrambi i giornali prevedevano che gli scontri sarebbero stati molto duri. I relatori anarchici più conosciuti ai comizi furono: Parsons, August Spies, Samuel Fielden e George Engel.
Con l’avvicinarsi del Primo Maggio, i capitalisti iniziarono a temere il peggio e decisero di organizzarsi per resistere alla lotta operaia. Fu chiamata in ballo la polizia. Il primo scontro tra padroni e operai fu alla fabbrica McCormick, dove 2.100 lavoratori erano stati licenziati per essersi rifiutati di lasciare le rispettive organizzazioni.
Il 1° maggio migliaia di lavoratori proclamarono la giornata di 8 ore e l’interruzione del lavoro divenne generale. In pochi giorni gli scioperanti erano arrivati a più di 65.000. Gli incontri si moltiplicarono. Alle manifestazioni aderirono seicento donne appartenenti all’industria della sartoria.
Il 2 maggio ci fu il raduno dei licenziati allo stabilimento McCormick. Gli oratori erano Parsons e Schwab. Il 3 maggio si tenne un importante raduno presso la McCormick. Alle 16 suonò il campanello della fabbrica e cominciarono ad uscire gli operai che ancora lavoravano. Gran parte dei convenuti si diresse verso la fabbrica, si comincio’ a lanciare pietre chiedendo l’interruzione dei lavori. Quando si cerco’ di fermare l’ingresso dei crumiri, due operai furono uccisi dalla polizia.
Quella stessa notte socialisti e anarchici si riunirono. Fu indetta una manifestazione per la notte seguente al Haymarket Square, nel South Side di Chicago, per protestare contro la brutalità della polizia.
Il 4 maggio, più di 3.000 lavoratori parteciparono alla manifestazione di Haymarket. Samuel Fielden stava terminando il suo discorso, quando circa 180 poliziotti lo interruppero con le armi alzate. Il capitano ordinò lo scioglimento del comizio e i suoi uomini avanzarono armati. Quando l’attacco della polizia era imminente, una bomba fu lanciata tra la 1a e la 2a compagnia. Più di 60 agenti di polizia rimasero feriti e 7 morti.
La polizia sparo’ sulle persone, che fuggivano in tutte le direzioni. Colpiti dalla polizia, morirono 38 operai e altri 115 rimasero feriti. Questa brutalita’ della polizia verso i cittadini autorizzata dai padroni ed impunita dai loro giudici continua ancora oggi ed e’ un problema crescente.
L’atto terrorista diede il via ad una terribile persecuzione. Furono effettuati raid in cui cittadini pacifici furono arrestati senza motivo. L’Arbeiter Zeitung fu soppresso e tutti i suoi stampatori ed editori arrestati; gli oratori di Haymarket furono arrestati (tranne Parsons che era assente) e i comizi furono vietati in tutto il paese, decretando lo stato d’assedio.
Circolavano voci assurde di presunti complotti contro la proprietà e la vita dei cittadini. I media borghesi chiedevano l’impiccagione degli autori del “crimine di Haymarket”.
Il 5 Maggio a Milwaukee, la polizia rispose con un sanguinoso massacro a una manifestazione di lavoratori, uccidendo otto lavoratori polacchi e un tedesco per aver violato la legge marziale. A Chicago le carceri erano piene di migliaia di rivoluzionari e scioperanti.
Il processo di Chicago
A giugno iniziò il processo, il Pubblico Ministero Grinnell sosteneva l’accusa che gli imputati appartenessero a una società segreta che si proponeva di fare una rivoluzione sociale e distruggere l’ordine costituito per mezzo delle bombe.
Le testimonianze non poterono provare nulla. Per provare il reato di associazione a delinquere, il pubblico ministero uso’ la stampa anarchica, presentando frammenti di articoli e discorsi degli imputati. L’obiettivo era quello di terrorizzare i giurati, già mal disposti e pieni di pregiudizi. Si arrivo’ al punto di esporre armi, dinamite e vestiti insanguinati che affermavano di appartenere ai caduti.
La teoria del Pubblico Ministero fu completamente smontata dalla difesa, non fu possibile stabilire una relazione tra la bomba lanciata ad Haymarket e gli anarchici processati.
Il 20 agosto fu reso pubblico il verdetto della giuria. Spies, Parsons, Fischer, Engel e Lingg furono condannati a morte; Schwab e Fielden all’ergastolo e Neebe alla reclusione per 15 anni. Due condanne a morte furono commutate, ma l’11 Novembre 1887 quattro imputati furono impiccati nella prigione della contea di Cook; uno si suicido’. Centinaia di migliaia di persone parteciparono al corteo funebre dei cinque ingiustamente giustiziati. Nel 1893, il governatore John Peter Altgeld concesse la grazia assoluta ai tre imputati incarcerati, adducendo la mancanza di prove contro di loro e l’ingiustizia del processo riabilitando la memoria di Spies, Parsons, Fischer, Engel e Lingg .
Quasi 80 anni di lotta della classe operaia degli Stati Uniti per il miglioramento delle condizioni di lavoro e la riduzione della giornata lavorativa, sommati al massiccio appello per il grande sciopero generale del 1° maggio 1886, fecero temere ai capitalisti che questo fosse l’inizio di una rivoluzione sociale e per questo hanno perseguitato i leader sindacali e organizzato il processo che avrebbe condannato i Martiri di Chicago.
Dopo i successivi scioperi del 1894, il presidente Grover Cleveland spostò ufficialmente la celebrazione del Labor Day negli Stati Uniti al primo lunedì di settembre, interrompendo intenzionalmente i legami con la celebrazione internazionale dei lavoratori per paura che avrebbe creato sostegno al comunismo e ad altri radicalismi l’anarchia.
Dwight D. Eisenhower cercò di reinventare il Primo Maggio nel 1958, allontanando ulteriormente i ricordi della rivolta di Haymarket, dichiarando il 1° Maggio “Law Day”, per celebrare la creazione della Legge negli Stati Uniti. Il Primo Maggio fu associato alla “paura dei rossi” sovietici e lentamente fu dimenticato. Almeno per il momento.
Non e’ un caso che questa data non sia commemorata in questo paese e in Canada.
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Una risposta
bella storia che non conoscevo