Quando incontrai Cesare per la prima volta a Bombay nel 1977 già si atteggiava a Baba: longhi allacciato sui fianchi, collana di mala, un bastone nodoso a guidare i suoi passi e una discepola bellissima e scheletrica che lo seguiva adorante. Me lo avevano indicato quando avevo chiesto dove potevo comprare della roba pesante, mi sono avvicinato, ho fatto la richiesta, lui ha estratto da un taschino segreto una bustina e me l’ha porta. A mia volta gli ho porto le banconote ma lui ha alzato le mani in alto: “Non tocco denaro” mi ha fatto perentorio. Infatti fu la ragazza ad incassare e a pagare il conto del negozietto di lassì dove erano seduti. Lo rividi anni dopo a Roma, al Kalimandir dove alloggiava quando veniva in Italia. “Ora lo tocchi il denaro?” gli ho chiesto un po’ malizioso. E lui, col suo accento torinese un po’ biascicato “Beh, qualche volta mi è toccato… toccarlo” mi ha risposto sornione. Da allora siamo diventati grandi amici e l’ho spesso accompagnato da Folco Terzani che voleva scrivere una storia su di lui. Questo video l’ho girato durante la laboriosa stesura del romanzo che poi è stato edito da Mondadori col titolo “A piedi nudi sulla terra”
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