Oggi e’ una bella giornata a New York. Spero che stiate tutti in ottime condizioni. Riordinando i miei video di trenta anni fa recuperati nel classico scatolone in cantina, intoccati da allora, e per rivederli ho dovuto comprare su ebay un vecchio camcorder per passarli digital, come dicevo, riordinando il tutto ho trovato una copia rozza e mal fatta di un video porno di quelli che trenta anni fa si affittavano nei Video store dove c’era la sezione adulti. La prima differenza che salta agli occhi e’ la presenza dei peli. Trenta anni fa non ci si depilava. Dico “ci” perche’ ora sembra sia una pratica che hanno abbracciato anche gli uomini. Attrici ed attori si direbbero verosimili, le pettinature ed i tagli dei capelli ovviamente tipo vintage rispecchiano completamente l’epoca primi anni ’80. La moda e i vestiti non saprei perche’ i personaggi sono quasi sempre nudi e comunque il dramma si svolge in un non identificato califfato sulle spiagge del Mar Rosso. Nella scena iniziale c’e’ un cavaliere che avanza al galoppo sul bagnasciuga con il turbante al vento per poi arrivare ad una grande tenda circondata da cammelli. Il califfo si avvicina con cautela alla tenda da cui arrivano mugolii di varia natura. Afferrato un coltellaccio, taglia, non senza difficolta’, una fessura nella tela e ficca l’occhio. Spia solo per scoprire sua moglie a letto con due schiavi muscolosi. Sorpresa! E non descrivo la scena, facilmente immaginabile.
Disfatto dal dolore e dalla gelosia il califfo rimonta a cavallo e fugge verso l’ignoto. Seguono scene porno dettagliate con primi piani dei tre amanti che ne fanno di tutti i colori. Finalmente quando tutti arrivano all’orgasmo, la scena cambia e ci troviamo nella grotta di una maga (Circe?). Il califfo, fuori di se, e’ andato a chiedere consiglio all’oracolo. Tutto e’ sul buio, candele qua e la’, tappeti e soffici cuscini. Su un piedistallo un busto di bronzo dagli occhi di fuoco e il naso a forma di sesso maschile. Il califfo chiede consiglio su cosa fare.
Uccidere la moglie e i due schiavi? Uccidere solo la moglie? Sol0 gli schiavi? Uccidere se stesso? Insomma un bagno di sangue. Mentre pone il difficile quesito, la maga, una bella donna mora piena di soffici curve e con le labbra rosso scarlatto e’ attualmente impegnata a farsi leccare dalla sua girl friend
ma non perde tempo nel togliere i mutandoni al califfo e inginocchiarsi davanti a lui . Comincia cosi’ uno dei sessi orali piu’ lunghi della storia del cinema porno. La maga e’ certamente una maga perche’ il califfo dimentica subito i dolori della gelosia e si lascia andare alla bocca esperta di quella donna misteriosa e senza tempo. E fin qui tutto ok. Dopo essersi rotolati fra pellicce di leopardo e tappeti persiani la maga si appisola soddisfatta e il califfo rimonta a cavallo e torna all’accampamento. Ma la moglie e’ ancora a letto con gli schiavi. Il califfo entra nella tenda e riafferra il coltellaccio ma decide, giustamente, di non uccidere nessuno. Lascia cadere l’arma in terra e la moglie lo invita a partecipare al lettone. Il califfo rifiuta l’offerta ed esce. Il film si direbbe finito. Ma c’e’ un’altra sorpresa. Il califfo triste si aggira per l’accampamento . Il vento solleva la polvere del deserto (anche se siamo sul Mar Rosso). Nuovamente disperato il califfo viene attratto dalla musica stile Arabo/Las Vegas che viene da una tenda. Entra e si trova davanti una bella araba nuda che con un dito in bocca ed un altro sul clitoride si sta carezzando dolcemente. Al vedere il califfo lo invita a carezzarsi anche lui. Cosi’ comincia la scena del doppio autocompiacimento in contemporanea. La donna, in verità’ molto carina, anzi secondo me la piu’ carina di tutto il film, gode per prima e chiede al califfo di avvicinarsi per giocare ancora un po’. Il califfo accetta l’invito e, alla fine, i due si addormentarsi abbracciati.
Scopriamo cosi’ che il film e’ un classico lieto fine che neanche Goldoni o Shakespeare con la loro fantasia avrebbero potuto immaginare e anche se nessuno si sposa, tutti sono contenti. Un’opera di un regista sconosciuto ma che ancora regge il passo del tempo. A parte i peli.
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12 risposte
Divertente…. ma, sono sparite delle foto! Fai un proof Paolo.
ci sono due quadrati bianchi…
Quali? io ho messo 7 foto
4 e 5
ma lo leggi sul blog o su Facebook?, perche’ 4 e 5 sono un po’… spinte. io le vedo. qualcun altro ha questa censura?
proprio qui nel blog, e logged in wordpress…
Foto 4 e 5 appaiono come due quadrati bianchi.
Sono solo io a non vederle? o c’é qualcun’altro?
Pino & Admin. che ne dite?
hai messo il link su FB?
si, tutto regolare li abbiamo aggirati. Io devo fare attenzione … ho gia’ varie infrazioni
ho la folla domenicale per il pranzo. me lo leggerò in serata. ma i vecchi afghanistan sistemati?
be’ beati a voi, buon appetito!
PS: che si mangia?
a sorpresa oggi non c’era pasta ma zucchine, peperoni appena arrostiti, nessuno ci ha aggiunto olio, prosciutto crudo e ovoline di bufalo. Il tutto con una splendida pizza al sesamo bagnando con un Prosecco di Valdobbiadene e un rosso Primitivo. Mettiamoci pure un vassoio di paste ben fatte, due tipi di Grappe di qualità, macchina del caffè che andava liberamente, qualche canna e chiacchiere varie tirando a galla ricordi.
La solita accolita di babbioni intorno ai 70 e domenica tocca a un diverso gruppo di amici, sempre coetanei.
C’è stata poi la lunga telefonata con Piero che non vedo dal 1965 per raccontargli i reciproci trascorsi e spiegargli come muoversi nella bacheca del blog per pubblicare. Ma il ragazzo mi sembra sveglio.
PS: carino il racconto. Manca purtroppo l’indirizzo dell?accampamento.